lunedì 26 agosto 2013

episodi di una qual certa spiacevolezza e curiosità



Oggi sono andata in libreria, cosa che effettivamente in questi giorni faccio eccessivamente, ma comunque sono accaduti due episodi bizzarri:
Me ne stavo a leggiucchiare "tragedie in due battute" di Campanile e me la ridevo sotto i baffi (il che significa che ridevo cercando di evitare risate fragorose e non certo che sono una donna di una qual certa bruttezza con baffi pronunciati e spioventi almeno tanto da poterci ridere sotto che poi comunque donna baffuta sempre piaciuta... o era barbuta? ma comunque non voglio lavorare al circo e tutta questa parentesi non c'entra un bel niente con quello che stavo dicendo), quindi, leggevo ridacchiando il libro di Campanile e ad un certo punto sento qualcuno che a voce alta dice: "lei è una testa di cazzo" e poi: "io sono cosa?" "Lei mi ha urtato e non mi ha chiesto scusa perciò è una testa di cazzo".
I due protagonisti di questa storia sono: un distinto signore anziano in blazer blu con occhialini dorati alias L' Utilizzatore di appellativi poco urbani come: testa di ... (Sì sì, il classico insospettabile). 
Un uomo di circa quarant'anni, zainato e vestito di sudaticcia polo grigia alias Il Destinatario degli appellativi ovvero: la testa di... 
Adesso, ammetto di non essere una mente eccessivamente logica e perciò di non sapere con certezza se ad A = lei mi ha urtato + B = Non mi ha chiesto scusa, consegue in maniera necessaria e sufficiente C = lei è una testa di... 
A me pare proprio di no. 
Forse, dico: C = lei è un sudaticcio distratto quarantenne lettore di gialli (visto che il tutto si è svolto davanti allo scaffale dei gialli ndr.) oppure C = lei e il suo zaino siete poco educati e lettori di gialli; direi ammissibile anche C = Lei è un maleducato! e un lettore di gialli! (anche con punto esclamativo) ma C = perciò lei è una testa di...
no ecco... non mi sa proprio di gran sillogismo.  
Comunque i due si sono poi guardati in cagnesco (erano l'idea platonica del guardarsi in cagnesco tanto che ho pensato: hey! si stanno guardando in cagnesco) avevano un'aria di sfida... ma nessuno ha estratto una pistola dal fodero... anche perché i libri Western, si sa, sono o pochi o inesistenti e la cosa sarebbe stata davvero poco appropriata. 
I due si sono poi dileguati e io sono passata da un'altra parte della libreria e mentre meditavo se comprare 25 libri di Bruno Munari che evidentemente non mi servivano se non perché avevano titoli appetitosi esce dal bagno, di fianco allo scaffale (altro che streghe negli armadi di Lewis), dico, esce una signora e dice a non so chi: "adesso comunque arriva la guardia".
Ma la guardia di che!? dei bagni? la guardia della libreria? e poi perché? ammetto di non aver avuto il coraggio di sbriciare che cosa ci fosse nel bagno...
Forse una cacca gigante armata di scopettone il che comunque avrebbe meritato una foto su Instagram e non una guardia, ma comunque perché la guardia dovrebbe andare a sconfiggere una cacca gigante armata di scopettone... 
In ogni caso posso assicurare che sull'insegna c'era scritto libreria... ma il bello di questi tempi è che si trovano avventure dappertutto!

sabato 24 agosto 2013

per soli 50 centesimi

Per soli 50 centesimi oggi giorno si possono fare esperienze veramente incredibili come, per esempio, usufruire dei bagni della Feltrinelli in Duomo.
il motivo per cui mi ci sono trovata è ovviamente noto a tutti sotto l'etichetta di: #bevi_come_un'oca_prima_di_uscire_di_casa, ma comunque non è il punto interessante di questa storia. 
il punto interessante è che io pensavo mi sarei trovata di fronte al solito spettacolo tanto desolante quanto suburbano di bagno pubblico: vecchia munita di spazzettone o cingalese di mezza età seduti con aria arcigna di fronte a un tavolinetto con apposito orrido piattino per "offerte per il bagno".
Quello che invece è accaduto è stato più o meno questo: sono all'ingresso del bagno e oltre la soglia mi accoglie una luce soffusa sull'azzurro e una musica new age che copre, ma senza essere invadente, il rumore di sciacquone e lo sciabordio dei lavandini. In una fila ordinata e piuttosto silenziosa un gruppetto di signore che aspettano. La fila è regolata da un tornello, modello ingresso in metropolitana, tu inserisci 50 centesimi in una fessura e il tornello ti accorda il passaggio rilasciandoti anche un buono con banda luccicante da 50 centesimi. Il buono può essere utilizzato per una consumazione all'Autogrill del piano superiore. Sul retro del buono, in modo molto educato, vieni informato che puoi riscattare il buono entro l'anno solare, che non puoi convertirlo in denaro e che non è comulabile ma in fondo non ti  importa perché tu trovi improvvisamente molto giusto aver pagato 50 cent per andare in un bagno del genere. 
Poi è il mio turno: all'interno del singolo bagno tutto è altrettanto pulito e ordinato e dopo che uno ha "reso alla terra" ciò che deve e sta per andarsene succede l'impensato: il copri tazza comincia a girare e una specie di spugna disinfettatrice lo lava con cura il tutto sempre accompagnato da celestiali note new age. 
Esco dal bagno e mi avvicino ai lavandini, i quali ovviamente sanno che voglio lavarmi le mani e mi piacerebbe anche del sapone, l'acqua inizia a scorrere e il sapone incredibilmente è lì e non sta gocciolando verdastro e schiumoso da un manomesso contenitore marrone, Parbleu! 
è una situazione anche imbarazzante per certi versi, il bagno di casa mia è sicuramente meno pulito e cordiale di questo bagno, non vorrei andarmene, ma decido di asciugarmi le mani e uscire. Mi avvicino a quello che ha tutta l'aria di essere un normale distributore di carta, sono risentita, ma in fondo, penso, nulla è perfetto. provo a tirare la mia salvietta di carta ma... alt... il distributore mi dice che devo mettere le mani davanti al sensore, un'improvvisa ventata di progresso mi proviene anche da questo oggetto.  Metto le mani davanti al sensore, niente; metto una mano sola davanti al sensore e con l'altra provo a tirare la carta, niente; sorrido alla signora che a fianco a me ha appena finito di lavarsi le mani e sta anche lei cercando di asciugarsele, niente; sventolo le mani in modo scomposto davanti al sensore, niente, schiaccio il sensore, niente. 
Esco con le mani bagnate, ma se vi avanzano 50 cent da investire...