"Oggi ho rivisto un uomo che non vedevo da dieci anni. In tutto questo tempo avevo sempre creduto di ricordarmelo bene: il suo aspetto, il suo modo di parlare, le cose che diceva. I primi cinque minuti dell'uomo reale hanno polverizzato l'uomo del ricordo. Non che fosse cambiato. Tutt'altro. Continuavo a dirmi:"Ma certo, avevo dimenticato che la pensava così, che questo non gli piaceva, che conosceva il tale, che gettava indietro la testa a quel modo". Tutte queste cose un tempo le sapevo e nel rivederle le ho subito riconosciute. Ma erano svanite dal ritratto mentale che avevo di lui, e quando la sua presenza le ha rimesse al loro posto, l'effetto complessivo è stato diversissimo dall'immagine che mi ero portato dietro per tutti questi dieci anni. come posso sperare che la stessa cosa non accadrà con il mio ricordo di H? Che non stia già accadendo? Lentamente, silenziosamente, come fiocchi di neve - quei fiocchi lievi che preannunciano una nevicata che durerà tutta la notte - sulla sua immagine si stanno depositando piccole scaglie di me, mie impressioni, mie scelte. E alla fine la forma reale ne sarà completamente nascosta. Dieci minuti, dieci secondi, della vera H. basterebbero a correggere tutto ciò. Ma anche se mi venissero concessi, un secondo più tardi i piccoli fiocchi ricomincerebbero a cadere. il sapore aspro, mordente, purificatore, della sua alterità è scomparso."
C.S. Lewis Diario di un dolore
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