mercoledì 28 marzo 2012

Un assaggio di una cosa magnifica

"Essa aveva in mano orribili fiori gialli inquieti. [...] questi fiori si stagliavano nettamente sul suo soprabito nero primaverile. aveva fiori gialli! Un brutto colore [...] fui colpito non tanto dalla sua bellezza, quanto dalla straordinaria, mai vista solitudine nei suoi occhi! Ubbidendo a quel richiamo giallo, anch'io svoltai nel vicolo e la seguii. Camminavamo in silenzio lungo il vicolo triste e storto, io da un lato, lei dall'altro. E si figuri che non c'era anima viva, Mi tormentavo perché mi sembrava fosse necessario parlare, e temevo che non sarei riuscito a pronunciare neppure una parola, e lei se ne sarebbe andata, e non l'avrei mai più rivista. E s'immagini, a un tratto fu lei a parlare [...] L'amore ci si parò dinanzi come un assassino sbuca fuori in un vicolo, quasi uscisse dalla terra, e ci colpì subito entrambi. Così colpisce un fulmine, così colpisce un coltello a serramanico! Del resto, lei affermava in seguito che non era così, che ci amavamo da molto tempo pur senza esserci mai visti, e pur lei vivendo con un altro [...] Ebbene lei diceva che con quei fiori gialli in mano era uscita, quel giorno, perché io la potessi finalmente incontrare, e che se questo non fosse avvenuto, si sarebbe avvelenata, poiché la sua vita era vuota. "

[M. Bulgakov Il maestro e margherita]

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